DA OGGI DISPONIBILI POSTER E TRAILER UFFICIALI DE I CASSAMORTARI DI CLAUDIO AMENDOLA
PACO CINEMATOGRAFICA, VISION DISTRIBUTION e PRIME VIDEO
presentano
POSTER e TRAILER UFFICIALI del film
un film di Claudio Amendola con Massimo Ghini, Gian Marco Tognazzi, Lucia Ocone, Alessandro Sperduti, Sonia Bergamasco, Piero Pelù, Alice Benvenuti, con Giuliana Lojodice, con l’amichevole partecipazione di Massimo Dapporto, e con la partecipazione di Antonello Fassari e con la partecipazione di Edoardo Leo
Una coproduzione italo-spagnola PACO CINEMATOGRAFICA – NEO ART PRODUCCIONES con la collaborazione di PRIME VIDEO
prodotto da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia
Distribuzione
DAL 24 MARZO SU
Musiche di Piero Pelù e Valerio Carboni La colonna sonora del film contiene il singolo Sete di vita (testo e musica di Piero Pelù – prodotto da Piero Pelù e Valerio Carboni)
“Tutti devono mori’, ma solo in pochi ce guadagnano”: è il motto della famiglia Pasti che da generazioni gestisce un’agenzia di pompe funebri. Dopo la morte del capofamiglia Giuseppe (Edoardo Leo), un uomo disposto a tutto pur di trasformare una salma in una pila di banconote (preferibilmente in nero), l’azienda di famiglia è passata nelle mani dei figli Giovanni (Massimo Ghini), Maria (Lucia Ocone), Marco (Gian Marco Tognazzi) e Matteo (Alessandro Sperduti). Giovanni ha ereditato dal padre una patologica avarizia che guida ogni sua scelta; Maria ha una forte compulsione a portarsi a letto tutti i vedovi che incontra; Marco è un mago della tanatoestetica (leggasi: trucca i cadaveri); Matteo vuole diventare un influencer e il suo contributo agli affari di famiglia si basa su un irriverente quanto cattivo gusto nella gestione della comunicazione social. Quando l’azienda naviga in cattive acque (il nero non rimane nero per sempre), è proprio il suo modo di comunicare anticonvenzionale e politicamente scorretto a offrire ai Pasti un’ancora di salvezza: la manager Maddalena Grandi (Sonia Bergamasco) decide di contattarli per il funerale del famoso cantante Gabriele Arcangelo (Piero Pelù), suo assistito, morto di overdose nel bel mezzo di una campagna di sensibilizzazione contro le droghe; in fondo la “Spregiudicatezza” è proprio ciò di cui ha bisogno.